Approccio terapeutico utilizzato

Svolgo la mia attività clinica avvalendomi della terapia adleriana, una delle principali psicologie del profondo, che integro con la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e che ho scelto per il loro approccio psicodinamico ed innovativo, avendo così più di uno strumento a disposizione per aiutare i miei pazienti. A questo aggiungo inoltre un aggiornamento continuo che mi permette di essere a conoscenza di numerose tecniche apprese da modelli terapeutici recenti grazie all'insegnamento di psicologi di fama internazionale come Bessel Van der Kolk, Colin Ross, Alexander Mc Farlane, Jim Knipe, Anna Rita Verardo, Roger Solomon, Kathy Steel, Ana Gomez, Christiane Sanderson, Anabel Gonzales, Suzette Boon e Sandra Baita.

Terapia adleriana

Per molto tempo siamo stati propensi a pensare che corpo e mente fossero due entità distinte ma, con la comparsa della psicoterapia, abbiamo invece appreso come siano fortemente legate e come si influenzino a vicenda. La mancanza di armonia fra le due parti può infatti dare origine a delle situazioni di conflitto cui proviamo a porre rimedio mettendo in atto delle strategie ben precise, creando un nuovo stile di vita che però, in molti casi, si rivela disfunzionale. La terapia adleriana, elaborata dall’omonimo psicologo Alfred Adler, si offre di fornire una soluzione partendo proprio dallo studio dello stile di vita del paziente, che è unico ed irripetibile come lo sono le emozioni che prova, per comprendere a fondo le radici del suo malessere, andando a valorizzarne l’unicità stessa delle esperienze. La terapia, quindi, non può muoversi seguendo degli schemi rigidi e standardizzati. È un processo creativo che segue le specificità del paziente, un percorso che va costruendosi passo dopo passo insieme al terapeuta all’interno di una relazione basata sull’incoraggiamento, la fiducia e l’empatia attraverso l’ascolto e la parola e che porterà il paziente a ritrovare fiducia nelle proprie capacità, a riscoprirsi per cominciare la propria trasformazione consapevole del proprio stile di vita disfunzionale.

La terapia EMDR

Come ci suggerisce l’acronimo inglese, traducibile come desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari, la terapia EMDR è particolarmente indicata per rielaborare i ricordi traumatici rimasti come congelati all’interno della nostra mente e che sono l’attuale causa del nostro disagio psicologico. Utilizzando un’immagine rappresentativa del ricordo e le emozioni ad esso associato, il paziente viene stimolato dal terapeuta a compiere una serie di movimenti oculari che riequilibrano, a livello neurologico, la comunicazione fra emisferi cerebrali liberando la catena dei ricordi ed emozioni fino a quel momento repressi e che serviranno alla rivalutazione dell’esperienza stessa. In questo modo l’esperienza non viene cancellata o negata come in precedenza, ma viene riutilizzata in modo costruttivo contribuendo al benessere dell’individuo.